lunedì 21 novembre 2011

Difesa: 29 miliardi di spesa in armi. La Russa: "Volevo l'atomica con la raccolta punti" (Da "il Misfatto)



cacciabombardiere-f-35-italia
In Italia 4 milioni di famiglie possiedono armi. Secondo gli esperti la colpa è della televisione. Sono in aumento i cittadini che, durante "Porta a Porta", prendono a mitragliate il televisore.

La corsa alle armi coinvolge anche lo Stato. 29 miliardi di euro è la spesa prevista in armamenti fino al 2029 dal Ministro La Russa. Il quale confessa di aver sforato il budget ma con un obbiettivo: "Volevo l'atomica con la raccolta punti".
Il grosso dell'acquisto sono 131 F-35. Secondo gli esperti abbiamo bisogno di questi cacciabombardieri. E ci servono tutti e 131. Venti verranno donati a Gheddafi per difendere le nostre coste. 121 ci serviranno per difenderci da Gheddafi. Previsto,inoltre, il loro utilizzo anche per risolvere il problema spazzatura a Napoli. Nel 2013 la monnezza verrà sganciata sopra l'Iran. Se non si arrendono, gli invieremo anche Bertolaso.
13 miliardi per 131 cacciabombardieri, in tempo di crisi, sembrano una cifra assurda.  Ma non ci saranno problemi con l'erario dello Stato. Wikileaks ha svelato un documento riservato: la  prima missione degli F-35 sarà bombardare per sbaglio la Corte dei Conti.  
Si tratta comunque di un investimento a favore delle nostre industrie. Anni fa  bombardare la Serbia ha portato a nuovi stabilimenti Fiat a Kragujevac. Se in Afghanistan la situazione non migliora, a Kabul costruiranno la nuova Ritmo.
La Russa ha poi spiegato: "Ho accettato queste spese militari a patto che il 70% della produzione fosse in Italia". E cosi' è stato. A Novara sono stati aperti tre nuovi stabilimenti; uno per gli aerei, uno per le medaglie e uno per le corone di fiori. 
Il nostro esercito utilizzerà comunque le nuove risorse militari nel peacekeeping. Tra gli obbiettivi principali: aiutare masse di profughi in fuga. Gli F-35 lanceranno panini agli italiani in coda sul Brennero.


(da "Il Misfatto", l'inserto satirico de "Il Fatto Quotidiano". Vignetta di Mauro Biani)
(09 - 10 - 2010)

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