lunedì 21 novembre 2011

"Non c'è piu' l'omofobia di una volta" dal Vernacoliere di Giugno

copertinaIn Italia, e parlo da Onorevole, abbiamo un grave problema: gli omosessuali.  Tempo fa sotto casa mia ho visto due gay che si baciavano davanti a una minorenne!  Perfortuna è arrivato subito il cliente in macchina, che l'ha portata via da quella scena di degrado. (Per inciso: io sono sempre stato favorevole a multare i gay che si baciano per strada. Sono pericolosi. Possono distrarre i neonazisti alla guida).
Questo non mi piace dei gay: l'ostentazione della loro vita di coppia. Tempo fa si sono riuniti davanti a un'Ikea e hanno cominciato a baciarsi. Per vendicarci, noi dell'associazione famiglie tradizionali, abbiamo organizzato un altro flash mob: I mariti si sono riuniti in strada spaccando piatti in testa alle mogli. Il Vaticano ha appoggiato la nostra iniziativa. C'ha fornito i piatti di Wojtyla rimasti invenduti alla beatificazione.
State attenti: C'è un preciso attacco alla Costituzione da parte degli omosessuali. Il che è un fatto inaccettabile:  In Italia se vuoi fare a pezzi la Costituzione, prima devi farti eleggere. Si chiama "democrazia". Sono molti, infatti, a volere il matrimonio gay in Italia. Ma sulla Carta la famiglia tradizionale è una sola: quella finalizzata alla procreazione. Quella fondata dalla moglie, il marito sterile e il giardiniere. Il Vaticano poi non accetterebbe mai dei celebrare matrimoni tra persone omosessuali in Chiesa. Ratzinger è stato chiaro: i preti devono rimanere celibi.
Tuttavia sono favorevole al registro delle coppie di fatto. Purchè sia tenuto in Questura. Anzi: sto già cominciando a raccogliere le denunce. E sono anche favorevole a concedere un' area per il gay pride. Forniremo gratis anche le catene, i collari e le fruste. Siamo già d'accordo con gli Usa: tra qualche mese riapre Abu Grahib.
Intendiamoci: Non sono io che sono omofobo. Sono  i gay che vogliono violare tutte le regole. E le regole vanno rispettate! Per questo  ora rientro in cella. E' finita l'ora d'aria. E poi il mio fidanzatino Carlos mi aspetta. Cordiali Saluti, il vostro Onorevole.
 

(Pubblicato sul Vernacoliere di Giugno 2011)

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