lunedì 21 novembre 2011

Clinton: "Berlusconi è il nostro migliore amico. A 4 zampe" (Da "Il Misfatto")



Incredibile Wikileaks: "Berlusconi fa feste selvagge a Palazzo Grazioli". Allora è vero: dopo i consigli dei ministri si porta il lavoro a casa.
Secondo alcuni files l'addetta alla ambasciata Usa era cosi' turbata dalle abitudini del premier che, alle sue cene, andava via al dolce. Giusto il tempo di uscire dalla torta. Non a caso la Clinton in questi giorni ha ribadito: "Berlusconi è il nostro migliore amico. E come tanti migliori amici dell'uomo, penso vada castrato".
Gli Usa, infatti, sono seriamente preoccupati. L'Italia ha un forte calo di popolarità all'estero. Tempo fa a un detenuto di Guantanamo è stato proposto il trasferimento in un carcere italiano. Ha risposto: "Perchè!?!? Qui non potete picchiarmi???".
Gli Stati Uniti temono la nostra politica estera. Non a caso dopo la Russia e la Libia si vocifera di una partnerhip con l'Iran. Tante le analogie con il nostro paese:  hanno gli studenti in rivolta, un programma nucleare da pazzi e un leader che racconta barzellette sugli ebrei. 
Per calmare gli animi Berlusconi in settimana è andato a far visita ai suoi amici piu' cari: Gheddafi e Putin. Calorosa l'accoglienza dell'amico Muhammar. Ricambiato lo scambio di convenevoli. Tempo fa Gheddafi aveva messo una tenda in centro a Roma, piena di hostess, invocandone la conversione all'islam. Per Silvio è stato allestito un Centro di permanenza nel deserto, pieno di rifugiati infuriati, che il premier, in ginocchio, ha iniziato ai dettami della religione cattolica: "Vi prego, perdonatemi!!". E' stato liberato e portato all'albergo, solo con la promessa di un nuovo accordo. L'Italia fornirà altre motovedette alla Libia. Essenziali per proteggere le coste libiche dai profughi italiani.
Gli Usa sono preoccupati anche per il rapporto con Putin. La Russia secondo gli Usa è uno "Stato-mafia". (Per capirsi: in Italia si avvistano uomini dei servizi durante le stragi mafiose. In Russia si avvistano uomini della mafia durante le stragi dei servizi). Dopotutto sono tanti gli ideali che accomunano Putin a Silvio. Tra cui la passione per il movimento pro-life. Giorni fa in Russia un giornalista è uscito dal coma dopo le botte. Ma è subito tornato alla vita d'un tempo. Fuori dall'ospedale han ricominciato a menarlo.

(Da "Il Misfatto", l'inserto satirico del Fatto Quotidiano del 5/12/2010. Vignetta di Matteo Bertelli) 
(06 12 2010)

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