lunedì 21 novembre 2011

A volte rientrano (Da "Il Misfatto")


 

 "Talenti all'estero: ora potete rientrare"  titolava ottimista il Corriere della Sera del 24 Gennaio. Tanti i giovani italiani in fuga che, appena letta la notizia, hanno dirottato l'aereo verso l'Italia. Volevano lanciare uova su De Bortoli. Altri invece, dal loro appartamento, hanno lanciato segnali di fumo agli italiani. Il messaggio diceva: "Cos'è questo fumo? Sto bruciando il passaporto!".
Il Senato ha infatti approvato una norma per il rientro dei ricercatori all'estero. E questo 5 ore prima di approvare la riforma Gelmini. L'idea è venuta a Gasparri. Voleva eliminare il problema universitari alla radice: voleva arrestarli tutti. (Sacconi invece è per la linea morbida. Commentando l'aumento  dei precari che vivono con i genitori ha detto: "Niente arresti. Lasciamoli ai domiciliari"). 
Da tempo, in maniera bipartisan, si chiedeva una legge sul rientro. Sono molti, infatti, i connazionali che hanno nostalgia del proprio paese. Nei negozi di dischi europei, nella sezione "Musica italiana", non vendono piu' la Pausini o Ramazzotti ma Mozart. I ricercatori, infatti, ascoltano le musiche d'attesa per ricordarsi dei bei tempi al call center.
La norma contiene notevoli incentivi al rientro. Chi torna a lavorare in Italia verrà tassato solo sul 30% del reddito. Mance non incluse. Previsti anche stage formativi gratuiti. A molti verrà offerta una collaborazione di 3 mesi, come operaio, alla Piaggio. Cosi' conosceranno meglio il motorino con cui poi consegneranno le pizze. Tanti anche i biologi assunti dall'esercito. Svilupperanno un vaccino per il virus che colpirà i soldati prima mandati al fronte e poi stanziati a Napoli: il colera impoverito.
Molti anche quelli che abbandoneranno la cattedra universitaria all'estero per una carriera di insegnante precario in Italia. Questi ultimi continueranno comunque a fare pubblicazioni, specie alla fine del mese. E' infatti ufficiale: con la Riforma Gelmini anche il proprio necrologio farà punteggio nel curriculum.

(Da "Il Misfatto" inserto satirico del Fatto Quotidiano. Vignetta di Mauro Biani)
(05 01 2011)

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