lunedì 21 novembre 2011

Unità d'Italia: I festeggiamenti ad Arcore (Da "Il Misfatto")


5374184722_c00845f606_bIn settimana Berlusconi è salito al Quirinale. Si è parlato dei festeggiamenti per i  150 anni dell'Unità d'Italia. Silvio ha rassicurato il Presidente: "Si faranno". Ad Arcore ogni sera balleranno una rumena vestita da Cattaneo, una polacca vestita da Mazzini e Miss Padania vestita da Garibaldi. Per l'occasione è già stata aumentata la sicurezza nella  villa del Premier. All'ingresso è stato installato un bodyscanner per le persone sospette. Suona solo se hai addosso le mutande.
Il premier ha poi assicurato a Napolitano: "Niente piu' escort travestite da poliziotte nelle mie serate". Le divise già  usate nei festini verranno donate alle forze dell'ordine. Questo aumenterà la sicurezza. Infatti è scientificamente provato: il criminale s'arrende subito se l'agente ha il distintivo sui capezzoli.  In compenso, dopo le proteste, i ragazzi della scorta verranno pagati come le escort. Riceveranno la solita miseria ma in mezzo a due cd di Apicella. 
Berlusconi ha poi  garantito che, anche durante i festeggiamenti, si terranno proteste contro il caso Battisti. Le ragazze faranno lo sciopero della ceretta brasiliana. Le immagini dei pubi verranno raccolte in un calendario di beneficenza ideato da Toscani. Con il ricavato si costruiranno case per accogliere ragazze in difficoltà: Milano 4. (Il progetto iniziale era quello di utilizzare i fondi per ristrutturare case all'Aquila. Ma il censimento degli edifici ha dato esito negativo. Non ci abitano abbastanza gnocche).
Ma i festeggiamenti non saranno solo ad Arcore. Per i comuni mortali è previsto un tour per riscoprire le nostre tradizioni musicali. Alessandra Mussolini girerà le piazze d'Italia cantando "Giovinezza". Spesso  la deputata verrà portata in Questura  per schiamazzi. Ma Silvio interverrà prontamente con la solita telefonata delirante: "La liberi! E' mia nipote! Le mando Claretta Petacci a prenderla". 


(Pubblicato su "Il Misfatto" inserto satirico del Fatto Quotidiano. Vignetta di Mauro Biani
(23/01/2011)

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