14 Dicembre 2010: Il giorno della fiducia alla Camera. Tanti piccoli indizi fanno sospettare che sia avvenuta una compravendita di deputati. Scilipoti, per esempio, ha mandato immigrati a manifestare a suo favore davanti al Parlamento. E li ha pagati in Tremonti Bond. (Ha comunque vinto la sua battaglia a favore dell'agopuntura. Tanti gli italiani che ora la praticano su un bambolotto che gli somiglia).
Ha votato la fiducia, tradendo il FLI, anche Catia Polidori, cugina del patron di Cepu. Barbareschi dice che le hanno fatto pressioni per le sue aziende. Il figlio di Bossi minacciava di chiedere il rimborso.
Proposte indecenti sono arrivate anche allo stesso Barbareschi. Si trattava di una grossa occasione per la sua carriera. In cambio di un "si'" alla fiducia, non avrebbero piu' trasmesso i suoi film.
In verità molti parlamentari incerti, in questi giorni, si sono solo chiesti quale fosse la scelta piu' responsabile. Tante le crisi di coscienza. Molti quelli che si sono recati da uomini di Chiesa, per chiedere lumi. E che poi, accettando il consiglio, hanno investito tutto allo IOR.
Intanto fuori dal Parlamento scene da guerriglia. Facinorosi vestiti di nero, con la spranga, sono scesi in strada. Alemanno è intervenuto subito abolendo la pausa caffè all'Atac. Immediata la solidarietà del Sindaco alle Forze dell'Ordine per via dei tagli: "Ho assistito a scene da anni 70'. Gli infiltrati hanno ancora i pantaloni a zampa di elefante e la parrucca con i capelli lunghi. Li vogliamo rinnovare 'sti travestimenti?!?".
A fine serata a Roma si è temuto addirittura il peggio. Poi, nonostante il caos, Lele Mora è riuscito ad arrivare con tre camion a Palazzo Grazioli. Lo staff del premier, pero', ha regalato alle ospiti solo un ciondolo a forma di farfalla. Le consulenze parlamentari erano finite in giornata.
Il giorno seguente tante le accuse al Viminale sulla gestione della sicurezza. Ma Maroni a sua discolpa ha detto:"Non è stato il G8 di Genova. Ancora non ho promosso nessuno".
(Da "Il Misfatto" inserto satirico del Fatto Quotidiano. Vignetta di Mauro Biani )
(02/01/2011)
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