Questa settimana sono su"M", a pag. 11, con il pezzo sul corso di inglese diMastella:
Lost in Translation
Il Ministro della giustizia Mastella ha disertato un Consiglio della Ue a Lisbona, perchè tra le lingue previste all’incontro non era presente l’italiano. Il Ministro ha cosi’ giustificato la sua assenza: “Parlo un po’ di francese. Ma devo attenermi anche alla direttiva del Governo che impegna i suoi membri a difendere la lingua italiana. Per questo non sono andato: stasera alle serali di Ceppaloni ripassiamo i congiuntivi”.
Dopo la querelle sorta sull’evento, il Ministro ha pero’ seguito un corso veloce di inglese. Corso veloce che adesso ripropone in edicola con una collana in fascicoli dal titolo: “Learn English with the sigillwatching: impara l’inglese con il guardasigilli”. Nel primo numero, in regalo, un bambolotto di Di Pietro e degli spilli. Dovrete infilzargliene uno, ogni volta che sbaglierete un accento.
Ma ecco alcune frasi tipiche, espressioni e parole che si imparano con il corso e che possono tornare utili in ogni circostanza:
Sopra, sotto, dentro, fuori: “The Magistris is on the table”; “The Magistris is under the table”; “The Magistris is in the Catanzaro ’s Procur” “The Magistris is out of Catanzaro ’s Procur”
Per chiedere al padrone se si puo’ accendere la televisione: “Do you mind if I set on fire the tv? There’ s Ballaro’”
Scuse utili nel caso vi rinfaccino l’uso dell’aereo di Stato: “It was a Rutelli’s idea”:“ It was my prerogative to go to Monza and see the challenge of brum brum”: “Property of the State? I know the law! Now I’ve useunderstatethis! (Tr.: Proprieta’ dello Stato? Conosco la legge! Ormai quest’aereo l’ho usucapito)
Uscire e tornare dentro: “Make like a delinquent after the indulto”
Rispondere alle domande sul clima: “There’s a climate of hate. On internet there’s a blog called “Mastellatiodio”; “There’s a climate of love. I called the postal police: that blog now is called: “J’adoreMastella”
Definire la vostra situazione politica all’interno della Casta: “I’m the espiatorsheep” (tr.: sono il capro espiatorio)
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