Molti occidentali volevano partire per l'Africa in questi giorni. Vedere quelle folle di giovani, accalcate per strada, in attesa per ore e ore, li ha convinti. Pensavano aprisse un ipermercato. Tutto il mondo ora ha più speranze grazie a internet. In Egitto due neoribelli hanno chiamato la loro bambina "Facebook". In Italia due precari hanno chiamato il loro figlio "Trovolavoro.it". Dopotutto le rivolte di questo giorni insegnano: non si può oscurare il web. In Egitto, nonostante il blocco della rete, passavano comunque le notizie essenziali: " Nordafricana uccisa brutalmente: Successo per il nuovo singolo di Albano". Secondo gli esperti, infatti, il futuro dell'Africa dipenderà dai social network. Giorni fa Gheddafi, dal suo profilo, ha invitato tutti i ribelli a giocare a "Bomberman".
Sono stati giorni terribili in Libia: violenze e morti durante le manifestazioni. Non si sa se Tripoli cadrà. Ma si è già prenotata per il prossimo G8. In questi anni noi italiani siamo stati i maggiori fornitori di armi al regime. Non a caso, quando Gheddafi ha ordinato i bombardamenti, 2 caccia sono si sono diretti a Malta per chiedere asilo. 30 si sono diretti a Roma per chiedere altre munizioni.
Intanto non si placa l'allarme immigrazione: la Lega, terrorizzata, ha proposto un metodo per spedire gli immigrati in Germania. Ma la UE l'ha subito bocciato. L'imballaggio non era a norma. Si mormora che anche Gheddafi potrebbe fuggire in Italia. Pronta un'intervista riabilitativa con Signorini. Il rais
intenerirà tutti: "Da tempo ho una fidanzata fissa". Accanto a lui una tizia con il mantello nero e la falce.
(Pubblicato su "Il Misfatto", inserto satirico del Fatto Quotidiano. Vignetta di Mauro Biani)
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