lunedì 21 novembre 2011

Rimpasto di Governo: Gheddafi al Ministero degli Esteri (Da "Il Misfatto")


5554538860_664a617f04_z
La Nato ha preso la guida dell'operazione "Odissea all'alba". Per prima cosa le ha messo un nome più credibile. Ora si chiama "Afghanistan in Libia". Ufficialmente l'Italia non è in guerra. I nostri aerei hanno solo mandato in tilt i radar libici. Utilizzando una tecnologia che ha solo il nostro paese: il digitale terrestre. Adesso c'è chi teme una vendetta di Gheddafi. Ma La Russa ha ribadito "In caso di emergenza i nostri aerei si attiveranno entro 15 minuti". Il tempo di fare le valigie. Berlusconi, infatti, ha promesso ai suoi: "Nessun missile libico può colpire Antigua".
L'operazione nel Mediterraneo preoccupa tutti. C'è chi già prevede una divisione del paese: con Tripoli a Gheddafi, i pozzi ai francesi e i cimiteri ai libici. Per questo l'Italia ha preteso di agire sotto l'egida di una forza internazionale. Oggi Frattini ha ottenuto l'appoggio dell'Unione Internazionale Benzinai. In tutto questo si teme il defilarsi degli Stati Uniti. Ieri hanno sganciato dal cielo 3 casse di aiuti per sostenere i ribelli. Su una c'era scritto "Armi" ed era piena di mitra, su un' altra "Munizioni" ed era piena di cartucce, su un'altra "Nuovo Leader" e c'era la salma di Pinochet. 
In mezzo a questo caos l'Italia potrebbe giocare la carta diplomatica. Berlusconi continua a mandare messaggi d'amore al Rais: "Le foto della  casa bombardata di Gheddafi mi hanno fatto stare male". (Per forza: c'erano i consiglieri del regime, le donne con la divisa e i pali del Bunga Bunga. Pensava fosse casa sua!).
Il vero obbiettivo di Berlusconi è convincere il rais ad andare in esilio. Ha anche avanzato una proposta; in occasione del rimpasto di Governo gli avrebbe offerto il Ministero degli Esteri. Il Quirinale, in una nota, ha espresso dubbi sulla nomina di uno straniero dittatore e criminale di guerra. Anche se Gheddafi, sul punto, ha precisato: "Non sono imputato. Mi difenderò nelle sedi opportune. Ho già dato ordine ai miei avvocati di bombardare il Tribunale dell'Aja".

(Da "Il Misfatto" inserto satirico del Fatto Quotidiano. Vigna di Mauro Biani

Nessun commento:

Posta un commento