lunedì 5 dicembre 2011

"Fuori dal bunker" (Da "Mucchio Selvaggio" di Novembre)


Fukushima: un altro operaio della Tepco è morto. O meglio: si è spento.
Le sue ultime parole sono state: “Spargete le mie ceneri su Veronesi”.
I medici stanno ancora cercando di comprendere la causa del decesso. “Forse è stato il fumo” ci dice un medico “Ha fumato per 40 anni. E continuerà per altrettanti".

L’operaio morto a Fukushima ha accusato un malore durante un' assemblea all’impianto, situato a circa 225 Km dall’aldilà.
L'uomo aveva lavorato  per installare un serbatoio che verrà utilizzato per processare l’acqua contaminata proveniente dal reattore. Una Candy a 3 velocità.
E' il terzo operaio che muore a Fukushyma. La TEPCO ha dichiarato che nessun caso è attribuibile alle radiazioni, sebbene la leucemia lo lasci pensare. E anche i fuochi fatui stroboscopici.

Intanto buone notizie da Fukushyma: Il governo giapponese ha annunciato di avere tolto le restrizioni imposte agli abitanti. Ora possono respirare.
Diminuisce anche la radioattività in mare. I delfini hanno smesso di comunicare tramite blackberry.
 “La temperatura all'interno dei reattori 1-3 di Fukushima è scesa sotto i cento gradi”: ha inoltre annunciato il direttore dell' impianto Tepco, aiutando Lucifero a fare le valigie.
Ciononostante l'Unione europea prolungherà per altri tre mesi i controlli sui prodotti alimentari provenienti dal Giappone. Dovranno rispettare i KW UE.
Una 'azienda italiana, invece, ha proposto al governo nipponico «soluzioni definitive» per l'impianto Tepco. Inoltrando una brochure su Napoli.

Incidente in una centrale anche in Belgio: Caduta a terra "fialetta" di plutonio. Illesi i dinosauri al centro della terra.
"Il recipiente è caduto per terra" ma assicurano gli esperti belgi: "si tratta di una quantità di plutonio estremamente piccola". C'è solo il parquet che è diventato Pinocchio.
In conclusione: il nucleare continua a spaventare il mondo anche se il mondo sta dimostrando di poter convivere benissimo con gli incidenti nucleari. Basta non uscire dal bunker.


(Pubblicato su "Mucchio Selvaggio" di Novembre 2011)

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